Ti regalerei il mare
- pagineedaltro
- 30 gen
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Nessuno sapeva con certezza chi fosse, infatti quelli che ogni giorno lo vedevano passare con l'aria di avere la testa tra le nuvole lo avevano chiamato: “L'uomo con il giornale in tasca”.
Quella mattina, in particolare, l'uomo con il giornale in tasca sembrava fosse più distratto del solito.
Dava la sensazione di non sapere dove andare.
Di tanto in tanto si fermava, guardava il cielo scuoteva la testa poi riprendeva il cammino. Qualcuno che lo aveva notato lo osservava incuriosito cercando di capire quale fosse il motivo di quel comportamento.
Lui, abituato a quelle reazioni, quando se ne accorgeva, non se ne dava cura e continuava per la sua strada incurante.
Sembrava un segugio, sembrava volesse fiutare l'aria come se quel cielo potesse, improvvisamente, rivelargli un qualche recondito segreto. Probabilmente, però, quello era il suo modo di fare, di cercare di annusare la vita per scoprire cosa gli avrebbe potuto suggerire o forse, solo un suo rituale per salutare il nuovo giorno.
Continuò con quel suo andare incerto, finché i suoi passi non lo condussero verso la caffetteria della sua colazione. Lì si accomodo' e prese dalla tasca il suo giornale piegato nel quale aveva sistemato una busta da lettera e dei fogli bianchi anch'essi piegati.
Ordinò un caffè e una brioche ed iniziò la lettura del suo giornale.
Era seduto davanti al banco e di tanto in tanto si distraeva nell' ascoltare i dialoghi dei clienti.
Dopo aver consumato la sua colazione prese uno dei fogli, lo distese sul suo giornale ed iniziò a scrivere.
Circa mezz'ora più tardi piego' il foglio e lo inseri' nella busta dopo aver scritto l'indirizzo del destinatario.
Passato qualche secondo chiese il conto, pagò e dopo aver lasciato una buona mancia al cameriere si alzò per uscire. In quell'istante guardò la lettera, l'afferro' con il pollice e l'indice della mano destra ed, anziché riporla, passando accanto al cestino dei rifiuti, la gettò via.
Il cameriere che lo aveva seguito con lo sguardo, notò immediatamente il gesto, restò titubante per qualche momento poi si avvicinò al cestino e la raccolse.
Vide che c'era l'indirizzo di destinazione ma non quello del mittente, apri', istintivamente, la lettera e lesse di getto:
Ti regalerei il mare
Se potessimo andarci insieme
ti regalerei il mare
vorrei regalartelo tutto compreso
il cielo, il sole, il vento ed anche la sabbia
Sarebbe forse il mio ultimo regalo ed anche il più prezioso
perché è certamente uno dei luoghi più significativi che il mondo può offrire
Se tu venissi mi metterei a correre come un pazzo sulla battigia e urlerei che sono felice
ti sfiderei a fare una corsa
poi ti porterei a cavalcioni sulle mie spalle come facevo quando eri bambino
tutto per vederti sorridere.
Ti chiederei anche di fare un bagno insieme
e un selfie.
Poi se potessi farlo
cercherei di farti capire che cos'è un orizzonte ed il modo per poterlo raggiungere
così potrei spiegarti anche che cos'è un sogno
Vorrei sedermi vicino a te e chiederti di guardare il cielo per farti scoprire quanto amore c'è nell'universo
potremmo ricordare insieme il nostro passato e parlare dei nostri momenti più belli
Se potessimo .....
Ma vedi
oggi è Sabato 18 Gennaio
l'estate è ancora lontana e non so nemmeno se avremo l'occasione di farlo
il regalo dovrò fartelo un'altra volta o forse mai
Nel frattempo le ombre sono scese velocemente ed è già buio
probabilmente non andremo mai al mare e, certo, non potrò mai dirti quello che volevo.
Cosa rappresentino per te un orizzonte o un sogno dovrai stabilirlo tu attraverso le tue esperienze e la tua sensibilità.
Per quanto riguarda l'amore, anche in questo caso, dovrai essere tu a valutarne l'esistenza e l'importanza.
Però mi auguro che questo mio regalo tu l'abbia apprezzato.
Almeno avrai modo di pensarci e di considerare quanto ti ho detto.
Il mio più grande rammarico è che il mio tempo sta correndo, ormai, troppo velocemente
e forse non avrò nemmeno il modo di dirti che ti voglio bene
Tuo padre
Il cameriere dopo averla letta
restò molto sorpreso e visto
il contenuto, convinto che quel suo gesto avrebbe potuto avere un esito positivo, decise di spedirla lui stesso al destinatario mettendo nell'indirizzo del mittente quello del bar ed unendo un suo breve appunto.
Alcuni mesi dopo arrivò la risposta a quella lettera; risposta che il cameriere certo non si aspettava.
Non avendo visto più l'uomo la lesse e decise di aspettare di rivederlo per potergliela consegnare.
Il contenuto era questo:
" Caro papà come stai?
Anzitutto ringrazia il cameriere che ha aggiunto un suo breve promemoria.
Riguardo a ciò che mi hai scritto volevo dirti che, come dici tu, ho trovato il mio orizzonte. Si chiama Giorgia, è una bimba ed oggi compie il suo primo compleanno
Con riferimento alla tua domanda "quanto amore c'è nell'universo?"posso
risponderti che quell'universo ha il nome di Cristina.
Cristina è la mia compagna ed è la mamma di Giorgia.
Attualmente, per ragioni di lavoro, non siamo in Italia ma torneremo il prima possibile, così potrai conoscerle.
Preparati, al mare ci andremo tutti insieme e spero di essere in "tempo" utile per farlo. Potrai comunque regalarmelo.
Intanto ti mando un abbraccio.
Ti voglio bene anch'io
A presto
Tuo figlio"
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