Il lavoro (Commento 2.2.2025)
- pagineedaltro
- 2 feb
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Gentile Dottore
Fin dalla sua comparsa sulla terra l'uomo, per la sua natura di "essere sociale" e quindi per la sua necessità di aggregazione e di partecipazione, svolge all'interno di un gruppo, dei ruoli determinati. Ruoli che ai primordi erano dettati dalla forza, dal coraggio, nell'abilita' nella battaglia o nella caccia.
Ruoli che, naturalmente, con l'evoluzione della specie umana hanno subito cambiamenti che li hanno resi via, via funzionali ai nuovi modelli sociali.
Per questo ogni essere umano ha bisogno di una identificazione nell'ambito di ogni "gruppo" e di ogni contesto.
Ed è per questo che nella nostra società che via, via si evolve e si modifica è indispensabile attribuire ad ognuno il proprio compito.
L'aggregazione è indispensabile affinché si creino modelli aziendali capaci di rispondere in modo esaustivo a questi standard.
Il lavoro per l'uomo è il riconoscimento del proprio essere, risponde alla sua necessità di far parte di una comunità capace di accoglierlo e di farlo crescere.
Il lavoro lo rende umile, lo assimila, aiuta ad aumentare la sua autostima, lo fa sentire partecipe di un progetto.
Per questo sia che ci si trovi in una catena di montaggio o in un laboratorio della NASA è indispensabile incentivare il lavoratore, farlo sentire un elemento indispensabile del processo produttivo.
Il lavoro è un deterrente per ogni forma di "malattia sociale" , lo allontana dai vizi, cura l'individuo, gli dà speranza, gli dà titolo per potersi sentire membro di una comunità.
Lo rende artefice dello sviluppo e del progresso di un Paese
Le auguro un buon pomeriggio
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